LA MIA STORIA: SE NESSUNO LO HA MAI FATTO, ALLORA LO FACCIO IO!

Quando 19 anni fa mi hanno chiamato per dirmi che mio padre aveva appena avuto un incidente stradale mi è crollato il mondo addosso!

Avevo 19 anni anni, frequentavo il primo anno di università, avevo una grande passione per la musica ed ero nel momento più spensierato della mia vita!

La vita mi ha sfidato e un bel giorno, dopo quella telefonata, mi sono ritrovato con il volto tra le lacrime!!!

Aldilà di questo, è quello che accade dopo: il lutto, il dolore e, soprattutto, un uomo “capofamiglia” che viene a mancare…

Cosa Accade?

Accade che non c’è più il sostentamento economico, non c’è più la serenità in casa, non c’è più quella facilità di muoversi e, soprattutto, di vivere!!!

Guardavo ogni singolo giorno mia mamma piangere e mi sentivo inerme….

La terra sotto ai piedi ha iniziato a tremare e anche quelle poche certezze che avevo si stavano frantumando!!!

Era come se, all’improvviso, fossi stato travolto da un treno in piena corsa…..

E’ una sensazione che non auguro a nessuno: ero sull’orlo della depressione ed era impossibile rimanere positivi!!!

Ero in una situazione di disastro totale, e, in più, spesso piangevo di nascosto per non farmi vedere da mia mamma perché volevo darle forza!!!!

Attorno a me c’era, letteralmente, il vuoto: avevo perso, in un attimo, anche il lavoro e coloro che, fino a quel momento, si erano definiti amici, nel momento del bisogno si sono dileguati alla velocità della luce…

Nonostante fossi ad un passo dal precipizio non era ancora finita perché la mia passione per la musica era ancora forte…

C’è un episodio particolare, che fa parte della mia vita e della mia storia legato a mia mamma, che è stato determinante per la mia trasformazione!

Con mia mamma, al mio fianco, ho scalato la salita più dura della mia vita come quando un ciclista, impegnando ogni fibra del suo essere per superare la vetta che lo separa dal traguardo, trova forza e sostegno dal tifo che le persone offrono lungo il percorso!

Senza l’aiuto di mia mamma non sarei quello che sono oggi: non parlo solo del sostegno economico, che sicuramente è stato indispensabile, ma di quell’aiuto, tacito o esplicito, che tante volte è venuto dal suo cuore...

Mi riferisco a tutte quelle occasioni in cui, celando l’ansia, mi ha incoraggiato rivolgendo gli occhi verso il cielo.

Era il 2006: mi mancavano appena 3 esami e mia mamma, con grande fatica, dopo la morte di mio padre mi ha aiutato, svolgendo anche due lavori contemporaneamente, ad ultimare il mio percorso universitario.

Era un periodo molto difficile per me e pieno di interrogativi: spesso la notte non dormivo e il futuro mi faceva terribilmente paura!

Un periodo in cui, ormai, la mia vita era arrivata ad un bivio: ero in un momento in cui ero indeciso se continuare a lottare per quello che avevo sempre sognato o mollare tutto…

Avevo molto persone, attorno a me, che cercavano in tutti i modi di farmi desistere e dicevano che non ce l’avrei mai fatta…

Tuttavia, in quel momento, mia mamma era l’unica fonte di sostentamento economico ed io non potevo permettermi di acquistare la strumentazione musicale.

Frequentavo, contemporaneamente, l’accademia musicale pescarese e l’università degli Studi di Teramo…

Spesso, per risparmiare qualche euro, facevo anche chilometri a piedi e sotto la pioggia per evitare di prendere l’autobus.

Rinunciavo anche al divertimento delle serate universitarie perché, vista la situazione, preferivo investire quei soldi per l’acquisto dei libri di studio e o del semplice biglietto del treno!

Un giorno, era il mese di Agosto 2006, faceva molto caldo e, insieme a mio cognato, abbiamo deciso di tirare due calci al pallone.

Quello che doveva essere un momento tranquillo e spensierato si è trasformato in un evento negativo perché, purtroppo, a causa di un forte contrasto di gioco ho riportato una forte frattura al ginocchio…

Ero decisamente abbattuto perché erano l’anno un cui l’italia ha vinto i mondiali ed io, purtroppo, non ho potuto festeggiare come avrei voluto….

Tra le tante sfighe, però, finalmente una cosa positiva: mia mamma si è ricordata di aver stipulato un’assicurazione per gli infortuni familiari.

Abbiamo fatto subito la richiesta e, fortunatamente, è stata accolta! Finalmente una gioia!

In quel periodo, oltre alla prematura scomparsa di mio padre, mia mamma aveva una malattia degenerativa all’osso del dente (PIORREA) che si era aggravata sempre di più!!!

Non riusciva a mangiare più ed ogni volta che si sedeva a tavola, per lei, era una vera e propria tortura…

Quando sono arrivati i soldi dell’assicurazione ho pensato, immediatamente, di prenderli per aiutarla a risolvere, in modo definitivo, questo problema che le causava tanto dolore…

La ricordo, perfettamente, quella sera, come se fosse oggi, quando le ho detto: “mamma prendili tu i soldi, è giusto che ti curi e che, finalmente, risolvi definitivamente questo problema perché non voglio vederti soffrire.

Lei mi ha risposto: “No, questi soldi servono a te per inseguire il tuo sogno.”

E’ stato proprio quello il momento da cui è cominciato tutto perché, grazie a quei soldi, ho potuto acquistare il mio primo impianto audio: è stato un atto d’amore nei miei confronti che non dimenticherò mai!

Volevo fare qualcosa perché, sicuramente, in questo momento c’è qualcuno, lì fuori, che vive la stessa situazione che ho affrontato io diciannove anni fa!

Tutto ciò che ho sofferto mi ha portato ad impegnarmi per trovare una nuova Soluzione che è diventata la missione più grande della mia vita. 

Dare tutta l’energia di cui sono capace e trasformarla in un PROPULSORE che consenta di portare sorrisi nella vita delle persone ed evitargli quello che avevo vissuto per tanti anni: il Grigiore…

Abbiamo scelto il colore arancio: simbolo di energia, entusiasmo, dinamismo, positività, altruismo ed empatia…